Valore normale

Clearance della creatinina, tra 75 e 125 ml/min.

Preparazione all'esame

E’ necessario evitare un intenso esercizio fisico nelle 8-12 ore che precedono il prelievo. Questa norma deve essere assolutamente osservata in caso di analisi delle urine per la determinazione della clearance della creatinina.
Per la corretta valutazione dell'esame è necessario raccogliere le urine delle 24 ore.
Ecco il metodo corretto:

Dalle ore 6,00 del giorno precedente alle ore 6,00 del giorno della consegna del campione.

Scartare le prime urine della mattina precedente e poi raccogliere tutte le urine della giornata, della notte e le prime del mattino del giorno della consegna in un unico recipiente (nelle farmacie esistono appositi contenitori).
Durante la raccolta, le urine vanno conservate in luogo fresco ( meglio se non superiore ai 10° C) e non esposte ai raggi solari.

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Perché si esegue?

La creatininuria è la ricerca della quantità di creatinina espulsa con le urine. Negli individui che non hanno problematiche questo valore è molto stabile. La determinazione della creatinina nelle urine delle 24 ore è utilizzata, in associazione con la creatininemia, per valutare la filtrazione glomerulare, ovvero lo stato di salute dei reni.

La malattia renale può avere diverse presentazioni, talora con sintomi riferibili direttamente al rene (ad esempio l’emissione di sangue con le urine, o il dolore al fianco).

Molto spesso, però, la malattia renale non dà sintomi nelle fasi iniziali e viene scoperta in modo casuale con il riscontro di livelli ematici elevati di creatinina e di azotemia o di anomalie nelle urine (ad esempio la presenza di proteine).

Non sempre quando vi è una malattia renale c’è anche una riduzione della funzione renale (ovvero della capacità del rene di svolgere le proprie attività fisiologiche). Pertanto, una volta riscontrata la presenza di malattia renale, è necessario stabilire la presenza e l’entità della riduzione della funzione renale per fare correttamente le successive scelte diagnostiche e terapeutiche e per stabilire un adeguato programma di controllo nel tempo.

ASPETTO CLINICO

La creatinina è il catabolita della fosfocreatina; la fosfocreatina, presente principalmente nel muscolo scheletrico e cardiaco (ma anche, in misura minore nel cervello, fegato e rene) costituisce per questi tessuti un deposito di energia immediatamente utilizzabile. La creatinina prodotta si riversa nel sangue, viene filtrata dai glomeruli renali ed è interamente eliminata con le urine, senza essere riassorbita a livello tubulare. Il ritmo di produzione della creatinina è pressoché costante e, dal momento che la quantità di creatinina prodotta è praticamente proporzionale alla massa muscolare, sia la concentrazione sierica (creatininemia) che la quantità giornaliera di creatinina eliminata con le urine (creatininuria delle 24 ore) è in ogni individuo abbastanza costante.
Un aumento della creatinina nel siero può essere causato da insufficienza renale acuta o cronica, da difetti della perfusione sanguigna renale; altre cause possono essere l’acromegalia, il gigantismo, l’ipertiroidismo, l’ipertrofia muscolare e le diete eccessivamente ricche di carne. Un aumento della creatinina nelle urine può essere causato da eccessivo esercizio fisico, acromegalia, gigantismo, diabete mellito, infezioni, ipotiroidismo, ipertrofia muscolare, diete eccessivamente ricche di carne.

Una diminuzione della creatinina sierica può essere associata a stati debilitativi e alla gravidanza (specie 1° e 2° trimestre). Una diminuzione della creatinina urinaria può essere associata a ipertiroidismo, anemia, paralisi, distrofia muscolare, atrofie muscolari, miositi, insufficienza renale in stadio avanzato, leucemia, dieta vegetariana.

Nello specifico.....

La clearance della creatinina indica quanto sangue i reni depurano dalla creatinina in un minuto.
Questa misura è spesso indicata anche come la velocità di filtrazione glomerulare (VFG o GFR) ed esprime la velocità con la quale gli elementi fondamentali del rene, ovvero i nefroni, depurano il sangue; è pertanto un indicatore indiretto del numero di nefroni funzionanti. La VFG è il più importante parametro dello stato di funzione renale.

Normalmente i nefroni depurano circa 180 litri al giorno di plasma, ovvero circa 125 millilitri al minuto (VFG normale), benché tale valore sia variabile da persona a persona in base a caratteristiche come l’età, il sesso e la superficie corporea.
Dal momento che la clearance della creatinina può essere un esame indaginoso e spesso non corretto nella sua esecuzione, dalla sola creatinina del sangue con alcune formule è possibile stimare il GFR con sufficiente accuratezza. Tali formule sono state ottenute studiando su ampie popolazioni la correlazione tra la VFG misurata e altri parametri come i livelli ematici di creatinina, l’età, il sesso, la razza e la superficie corporea. Per mezzo di idonee tecniche statistiche, sono state scelte delle equazioni che permettono di stimare la VFG a partire dai parametri sopra menzionati, con un discreto margine di sicurezza. Esistono diverse equazioni, alcune delle quali specifiche per particolari condizioni come ad esempio per i bambini; le formule più impiegate nell’adulto sono:

Cockcroft e Gault,
MDRD (Modification of Diet in Renal Disease)
CKD-EPI (Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration), tramite le quali, partendo da alcuni parametri (ad es. peso corporeo, età, sesso, razza) e dai livelli ematici di creatinina è possibile stimare la VFG.

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I valori di riferimento della creatinina nel sangue variano da 0.6-1.3 mg/dl.

Alcuni laboratori possono esprimere i valori nell’intervallo 53-115 micromoli/L.

I valori di normalità cambiano a seconda che il prelievo appartenga a bambini, uomini, donne o anziani. Questo in virtù della diversa massa muscolare. Per esempio, un culturista produrrà una quantità di creatinina maggiore di una vecchina e pertanto l’interpretazione dei valori di creatinina può essere differente. 

Clearance della creatinina normale: tra 75 e 125 ml/min.

Se è inferiore alla norma, ma superiore a 30 ml/min, si ha un'insufficienza renale moderata;
se è compresa tra 15 e 30, l'insufficienza renale è grave;
se è compresa tra 10 e15 è prossimo il ricorso alla dialisi;
se è inferiore a 10 si richiede la dialisi.

Dopo i 40 anni è fisiologica la sua riduzione di circa 10 ml/min ogni 10 anni.

NOTE

Un reale aumento della creatinina sierica può essere dovuto a terapie con farmaci nefrotossici, mentre un aumento dell’escrezione urinaria può essere associato alla somministrazione di captopril e di corticosteroidi.
Un apparente aumento della creatinina nel siero e nelle urine può essere dovuto ad interferenze chimiche nel dosaggio da parte di acetone, acido ascorbico, cefalosporine, lidocaina, ibuprofene, levodopa, nitrofurantoina, piperacillina, bilirubina, emolisi.
Occorre sempre ricordare che la creatininemia non è un indice sensibile per le nefropatie in fase precoce. Inoltre, nelle insufficienze renali croniche, specialmente quando la creatinina sierica è molto aumentata, questa viene eliminata anche attraverso il tubulo renale ed il conseguente aumento della creatinina urinaria porta a sovrastimare il filtrato glomerulare sulla base della clearance della creatinina. Per questo si preferisce stimare il filtrato glomerulare direttamente a partire dalla creatinina sierica.

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