Il cuore è una pompa che, con le sue contrazioni, spinge il sangue in tutti gli organi e tessuti del corpo. La pressione arteriosa è la pressione che il cuore esercita nei vasi per far circolare il sangue nel corpo. 

La pressione si misura in millimetri di mercurio (mmHg). Il valore della pressione è dato da due numeri: il primo è la pressione sistolica, il secondo la diastolica.

•Pressione arteriosa sistolica: si misura al momento in cui il cuore si contrae e pompa il sangue nelle arterie.
•Pressione arteriosa diastolica: si misura tra due contrazioni, mentre il cuore si rilassa e si riempie di sangue.
 

I meccanismi regolatori della pressione arteriosa

La regolazione della pressione arteriosa dipende dall’attività di centri vasomotori disposti nel tessuto cerebrale, e da numerose sostanze, ormonali e non ormonali, presenti nell’organismo. Le sostanze che regolano la pressione arteriosa sono principalmente la renina e l’ angiotensina: infatti, quando per qualsiasi ragione la pressione arteriosa si riduce, nel rene viene prontamente liberata la renina, che agendo sull’angiotensiogeno lo trasforma in angiotensina; questa possiede una pronta ed energica azione vasocostrittiva, e perciò determina un rialzo della pressione arteriosa. Una seconda azione dell’angiotensina è quella di aumentare la produzione di aldosterone da parte del surrene. Quest’ormone, trattenendo il sodio, e quindi richiamando acqua, aumenta la massa ematica, e di conseguenza contribuisce al rialzo pressorio. Anche le catecolamine, adrenalina e noradrenalina, i corticosteroidi e gli ormoni tiroidei (T3 e T4) sono attivi sulla pressione arteriosa, con effetto ipertensivo.

Metodi di rilevazione della pressione arteriosa

Di norma la pressione arteriosa viene misurata a livello dell'arteria brachiale, ponendo il manicotto dello strumento di rilevazione attorno al braccio e rilevando i valori.

METODI:

Auscultatoria: metodo indiretto, misurazione della pressione arteriosa sistolica e diastolica tramite un bracciale gonfiabile. E' il metodo più utilizzato perchè non cruento e semplice.
Palpatoria: metodo indiretto, misurazione della sola pressione arteriosa sistolica. Si procede come per la misurazione normale della pressione, ma rilevando con le dita il ritorno del polso mentre si sgonfia il bracciale. La prima pulsazione avvertita corrisponde alla pressione sistolica.
Arteriosa: metodo diretto che per mezzo di un elettromanometro e di un trasformatore di pressione misura i valori per via ateriosa. E' un metodo usato nei raparti di cure intensive.

Tecnica indiretta di rilevazione della pressione arteriosa

Garantire il comfort ambientale e spiegare la procedura che si sta per compiere.

Posizionare la persona:

1.  seduta con il braccio appoggiato su un supporto all'altezza del cuore, a riposo da cinque minuti;
2.  supina in posizione rilassata con braccio disteso lungo il corpo;
3.  in piedi per la rilevazione in ortostatismo, che è praticata solo se la persona presenta alterazioni pressorie patologiche variando il decubito.

Il paziente non dovrebbe aver fumato o ingerito caffeina da almeno mezz'ora prima della misurazione. Le misurazioni dovrebbero essere prese con uno sfigmomanometro a mercurio, un manometro aneroide tarato recentemente. Posizionare il manometro a mercurio in posizione verticale su una superficie liscia, all'altezza degli occhi, quello a orologio in modo ben visibile davanti all'operatore. Individuare il braccio su cui si eseguirà la rilevazione; alla prima misurazione, è bene controllare i valori pressori su ambedue le braccia. Sistemare il braccio, scoperto dagli indumenti, con il palmo della mano rivolto verso l'alto. Premere sul manicotto per espellere eventuale area residua e chiudere la valvola peretta. Fissare il bracciale di misura adeguata ed il manicotto deve circondare il braccio completamente. Fare attenzione a non aggrovigliare i tubi. Indossare auricolari. Individuare l'arteria branchiale nella parte interna del gomito premendo con le dita e posizionare il fonendoscopio. Con le dita dell'altra mano rilevare l'arteria radiale. Gonfiare il bracciale fino a quando il polso radiale non è più palpabile: a quel punto far salire la pressione ancora per 30 mmHg. Sgonfiare il bracciale lentamente di 2/4 mmHg al secondo, girando la valvola in senso antiorario, perchè aprendo velocemente si rischia di perdere il primo tono. Rilevare sulla scala graduata il punto in cui si ascolta la prima pulsazione, è la pressione sistolica (massima) confermabile anche al polso radiale. Continuando a sgonfiare il bracciale notare il punto in cui il polso scompare, è la pressione diastolica (minima). Far uscire completamente l'aria dal manicotto e toglierlo dal braccio della persona. Devono essere registrate sia la pressione sistolica sia la diastolica. La determinaione del valore pressorio deve essere stabilito facendo la media di due o più rilevazioni, compiute a distanza di due minuti; dovrebbero essere fatte più misurazioni se i valori differiscono di più di 5 mm/Hg.

Toni di korotkoff

Sono rumori che si percepiscono con il fonendoscopio appoggiato sull'arteria, compiendo una leggera compressione della parete. Se ne distinguono cinque, che compaiono in sequenza progressiva nella fase di rilasciamento del bracciale dello sfigmomanometro durante la misurazione della pressione arteriosa. La comparsa del primo tono corrisponde al valore della pressione arteriosa sistolica, la scomparsa dei toni corrisponde al valore della diastolica.

Fase I: livello pressorio al quale sono avvertiti i primi battiti, deboli e chiari; essi aumentano nel momento in cui il manicotto è sgonfiato (punto di riferimento per la pressione arteriosa sistolica).
Fase II: durante lo sgonfiamento del manicotto quando sono avvertiti murmuri o rumori fruscianti.
Fase III: periodo durante il quale i rumori sono più decisi ed aumentano in intensità.
Fase IV': quando è avvertito un rumore distinto, brusco, soffocato (punto di riferimento per la pressione arteriosa diastolica nei bambini).
Fase V: è avvertito l'ultimo suono (punto di riferimento per la pressione arteriosa diastolica negli adulti) seguito da assenza di suoni.