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L'urinocoltura è un esame effettuato sulle urine che permette di identificare infezioni batteriche. Si tratta della ricerca nelle urine di batteri responsabili di infezioni acute e croniche delle vie urinarie. I batteri isolati in coltura vengono identificati e sottoposti a saggi di sensibilità agli antibiotici più frequentemente utilizzati. I batteri più frequentemente riscontrati sono gli Enterobatteri tra cui prevale in modo significativo Escherichia coli.

Il prelevatore deve accertarsi che il campione di urina sia raccolto secondo le modalità specifiche e che l’esame non sia effettuato in corso di terapia antibiotica. In caso contrario bisogna avvisare il laboratorio.

Un'eventuale terapia antibiotica deve essere interrotta almeno 7 giorni prima.

Dal momento che l’urina non è sterile e quindi può caricarsi di batteri e risalire la vescica attraverso gli ureteri e il meato uretrale esterno, devono essere usate tecniche particolari di prelievo per garantire un risultato significativo.

A tale scopo, (dopo essersi lavati accuratamente le mani), le urine devono essere raccolte al mattino dopo lavaggio dell’area periuretrale eliminando il primo getto di urina (tecnica del mitto intermedio) ed usando un contenitore sterile acquistabile in farmacia. Nel caso in cui non fosse possibile effettuare il campionamento sulle prime urine del mattino, bisogna raccogliere le urine tra le 3-6 ore dall’ultima minzione, seguendo queste modalità:

- pulire accuratamente i genitali esterni con soluzioni saponose e acqua calda; risciacquare a lungo;

- nel maschio retrarre il prepuzio e nella femmina divaricare le grandi labbra;

- eliminare il primo getto di urina;

- interrompere la minzione, quindi urinare direttamente nel contenitore sterile avendo cura di non toccare le pareti interne e i bordi del contenitore che deve essere aperto e richiuso nel più breve tempo possibile.
 

Le urine vanno consegnate al Laboratorio entro 1 ora.

Viene considerata positiva un’urinocoltura in cui vi siano almeno 10.000 batteri (ovvero unità formanti colonia o UFC) / ml di urina. Nei pazienti cateterizzati qualsiasi carica è considerata significativa.
 

Caso positivo

L’Antibiogramma è la fase successiva e consiste in un indagine che viene eseguita sui batteri isolati nelle urine al fine di testare la sensibilità o la resistenza di tali germi ai vari chemio-antibiotici.
 

Il laboratorio produrrà un Referto in cui, quando il ceppo allo studio (es: E.coli isolato dalle urine) viene definito Sensibile (S) ad un certo antibiotico significa che quell’antibiotico è candidato all’uso in terapia, mentre quando il ceppo viene definito Resistente (R) significa che quell’Antibiotico non può essere utilizzato. E’ indispensabile però ricordare che non sempre all’attività dimostrata “in vivo” dagli antibiotici corrisponde un’ altrettanta efficacia nell’uomo, in quanto questa dipende anche dalla capacità di assorbimento del farmaco e dalla concentrazione che riesce a raggiungere nella sede di infezione.

Pertanto è compito del Medico scegliere l’antibiotico più adatto tra quelli a cui il ceppo è Sensibile. In Laboratorio vengono anche definiti i valori di Concentrazione Minima Inibente (MIC) degli antibiotici verso il ceppo isolato, valori che, in condizioni di patologie infettive di particolare complessità, sono utili per perfezionare la scelta e il dosaggio degli antibiotici.